PAOLANTONI (FIPE CONFCOMMERCIO): «STANCHI DI QUESTO BALLETTO, RESTARE CHIUSI SARÀ UNA FORMA DI PROTESTA»
Due giorni aperti, poi di nuovo chiusi, e poi ancora aperti. Forse. Chissà. Questo balletto legato alle zone arancioni o rosse sta snervando più di tutte la categoria della ristorazione. «Una follia, un ultimo schiaffo alle nostre professionalità», il parere di Sergio Paolantoni presidente di Fipe Confcommercio Roma. «Dobbiamo richiamare i dipendenti dalla cassa integrazione per poi rimetterceli».
Tutti fanno notare come nonostante i sacrifici di bar e ristoranti, la curva dei contagi non sia calata, anzi. «A qualcuno non è chiaro che noi dobbiamo disinfestare, preparare gli alimenti, non accendiamo mica solo una luce e alziamo una saracinesca. E poi che facciamo? Ributtiamo tutto, tanti di noi non apriranno per due giorni, questo continuo balletto non conviene. E una grande manifestazione è in programma non credo si fa in tempo ormai per il 7 o l’8, ma a breve. Intanto la forma di protesta sarà: restare chiusi».
Umori che conferma Romolo Guasco direttore Confcommercio Roma. «La gente è preoccupata, non ha senso aprire due giorni per richiudere sabato. Nel frattempo non mi pare ci sia stata una mobilitazione militare per dotare la città di Roma di una adeguata rete di trasporti, per trovare soluzioni idonee per far funzionare al meglio le scuole e tutto il resto.