Nella notte di giovedì 25 aprile degli ignoti sono entrati nella Libreria ‘La pecora elettrica’ nel quartiere di Centocelle, scardinando la saracinesca e gettando liquido infiammabile. Per fortuna i danni, pur sempre ingenti, subiti dalla struttura non sembrano così irreparabili. Rimane lo sfregio subito da una delle poche Librerie rimaste aperte nella Capitale. Una Libreria particolare, perché molto radicata nel territorio e protagonista di tante iniziative sulla memoria storica del nostro Paese.
Chi può essere interessato a dar fuoco ad una Libreria? In città si respira da diverso tempo un’aria pesante. Sopraffazioni, violenza, degrado. Una Libreria a chi può dare fastidio? Non sicuramente a chi ama la cultura, il confronto, il dibattito, lo scambio interculturale, la conoscenza e l’amore verso i libri e la scrittura. Siamo preoccupati. Quando si arriva a bruciare una Libreria vuol dire che abbiamo bruciato anche quell’arte della convivenza, come direbbe Bauman, e della civiltà che abbiamo ereditato con la fine della guerra mondiale in Europa.
Nonostante tutto, gli antidoti per contrastare questa situazione ci sono. Come rete Librerie di Roma e Ali Roma contribuiremo fattivamente alla ricostruzione immediata dei locali.
Promuoveremo il crowdfunding e attiveremo tutte le iniziative possibili in difesa della Libreria La Pecora Elettrica .
Link crowdfunding: http://bit.ly/ricostruiamolapecora