Pronti a partire con la caccia al miglior prezzo, ma l’effetto saldi non vale più, almeno per i romani. Solo il 50% dei consumatori, in prevalenza donne e giovanissimi, ne approfitteranno, soprattutto sul web, come fa sapere Confcommercio Roma. Anche perché aspettare domani, sabato 2 luglio, giorno ufficiale di inizio saldi nel Lazio, suona un po’ come una presa in giro visto che la stragrande maggioranza dei commercianti gli sconti già li pratica da qualche settimana, con inviti alla propria clientela affezionata su WhatsApp o via mail, o direttamente in cassa, una volta scelto il capo da acquistare.
Sconti che sarebbero invece vietati, secondo la norma regionale, 30 giorni prima dell’avvio ufficiale dei saldi. Ieri le vetrine erano già tutte colorate e gli abiti già con il cartellino con il doppio prezzo e la percentuale di sconto. I più attenti con le scritte rigirate per non far vedere la parola «saldo», gli altri senza.
Bertoni, Presidente Federmoda Roma: «Hanno perso attrattività a causa di una giungla senza regole di vendite promozionali sparse un po’ tutto l’anno».
Quasi l’86% dei consumatori destinerà un budget di spesa ai prossimi saldi estivi inferiore a 300 euro, secondo Confcommercio Roma. La spesa media sarà pari a 185 euro, in calo rispetto al 2021 per il 26,2% degli intervistati da Format Research e soltanto il 12,9% dei consumatori spenderà di più a luglio 2022 per effettuare i propri acquisti a prezzo ridotto.
Puntuali arrivano i consigli per non incappare in finti saldi. Dal più comune e noto, ovvero la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato lasciato alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme, al non obbligo per la prova dei capi, fino al pagamento con la carta di credito che deve essere accettato dal titolare dell’esercizio e all’indicazione del prezzo che deve sempre riportare la cifra da cui si parte, la percentuale di sconto e il prezzo finale.