I saldi estivi 2023 iniziano domani ed oltre il 73% dei romani è pronto a fare acquisti (leggi l’articolo).
Per la prima volta i saldi partiranno contemporaneamente in tutta Italia il 6 luglio
ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano, dove partiranno il 14.
“Sono particolarmente soddisfatto per la scelta operata per la prima volta in Italia da tutte le regioni di partire giovedì 6 luglio con i saldi estivi evitando così un’inutile concorrenza tra territori. Ci aspettiamo una crescita delle vendite di circa il 5% rispetto al 2022″ afferma il Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio Giulio Felloni.
In questo articolo Felloni annuncia che dal 1° luglio saranno applicate le nuove regole del Codice del Consumo che modifica le norme su sconti, promozioni, liquidazioni e saldi. Sarà inoltre introdotta per la prima volta una regolamentazione anche delle vendite online.
“Un’importante risposta alla richiesta di Federazione Moda Italia e Confcommercio a tutela del principio ‘stesso mercato, stesse regole’.
Le nuove regole saranno fondamentali nel monitoraggio delle pratiche scorrette, denunciate dal Presidente di Federazione Moda Roma Massimo Bertoni. Che afferma: “È importante controllare che le percentuali degli sconti siano realistiche. Quando sono oltre il 30% è meglio diffidare. Lo sconto è ancora più reale quando si tratta di prodotti di qualità e brand italiani”.
Per il corretto acquisto degli articoli in saldo ti ricordiamo i seguenti
Principi di base saldi estivi 2023:
1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
Indicazione del prezzo: obbligo di indicare il prezzo normale di vendita (che, in base al D.lgs 26/2023 (DIRETTIVA OMNIBUS di recente approvazione), è il prezzo più basso applicato alle generalità dei consumatori nei trenta giorni precedenti l’avvio dei saldi), lo sconto e il prezzo finale.
Sanzioni previste in caso di violazione: da € 516,00 a € 3.098,00