«Voglio che i miei figli crescano alla Romanina da italiani». Pochi giorni dopo la prima udienza del processo contro i Di Silvio e Antonio Casamonica per il raid al Roxy Bar, la titolare Roxana Roman è quasi stupita.
«La mia denuncia è un gesto normale. Spero che serva per un cambio di mentalità». Al suo fianco Luigi Ciatti, presidente di Ambulatorio Antiusura, parte di Confcommercio Roma: Roxana sa che è partito l’appello al Quirinale per concedere la cittadinanza a lei e al marito Marian. Perché è importante per voi? «Voglio che i nostri figli crescano qui alla Romanina con valori sani senza mai abbassare la testa di fronte alle ingiustizie. Per questo voglio che crescano in Italia. Ma ora non sono italiani. Io non ho chiesto nulla, da tempo prepariamo le carte per la cittadinanza».