È stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio “RISTORO LAZIO IRAP”, il bando da 51 milioni di euro, a fondo perduto, per sostenere le micro, piccole e medie attività economiche appartenenti a settori particolarmente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia provocata dal Covid19 e che hanno subito chiusure o limitazioni dell’attività nei mesi scorsi.
La partecipazione al bando sarà possibile esclusivamente per via telematica dalle ore 10.00 di lunedì 11 gennaio 2021 fino alle ore 10.00 di lunedì 8 febbraio 2021 (o fino ad esaurimento risorse). La domanda potrà essere firmata digitalmente o in modalità olografa.
Di seguito sono disponibili il testo dell’Avviso, che contiene i requisiti di accesso al bando, le modalità di presentazione della domanda, i motivi di esclusione, l’informativa relativa alla Privacy e il testo degli allegati da presentare:
- Avviso (pdf – 1,2 MB)
- Dichiarazione del Libero Professionista (pdf – 136 KB)
- Dichiarazione della Micro Piccola Media Impresa (MPMI) (pdf – 210 KB)
- Manuale per la compilazione della domanda on line (pdf – 2 MB).
La piattaforma sarà accessibile a partire dalle ore 10 del giorno 11 gennaio 2021 con un link pubblicato in questa pagina: https://www.regione.lazio.it/ristorolazioirap/
IMPORTO DEL RISTORO
L’importo del ristoro – un contributo a fondo perduto che può arrivare ad un massimo di 25.000 euro a impresa – sarà pari alla rata dell’acconto Irap 2020, originariamente dovuta dalle imprese entro il 30 novembre. Il riferimento alla rata Irap è pensato per rendere automatico il calcolo delle somme e più rapida la loro erogazione.
DESTINATARI
Potranno ricevere i fondi di “Ristoro Lazio Irap”, i liberi professionisti titolari di partita Iva e le micro, piccole e medie imprese (Mpmi) appartenenti a 283 distinti codici Ateco: tutti quelli elencati nei DL Ristori bis e quater (ad eccezione di cinema, teatri, taxi e Ncc perché già ristorati con altre misure regionali ad hoc) e tutti quelli di: commercio all’ingrosso, commercio al dettaglio e servizi alla persona che sono stati chiusi dai decreti di marzo.
Più in dettaglio, i ristori saranno destinati a:
- Pubblici esercizi, come ristoranti, bar, gelaterie, enoteche, pasticcerie ecc.;
- Operatori del Turismo, come attività ricettive alberghiere e non (B&B ecc.), campeggi, ostelli, agenzie di viaggi, tour operator, guide turistiche ecc.;
- Attività di organizzazione di convegni, fiere, feste, cerimonie;
- Attività legate a tempo libero e benessere: discoteche, parchi tematici, centri benessere e termali, spa ecc.;
- Attività del settore della cultura come musei, servizi di biglietteria di eventi, noleggi di strutture e attrezzature per spettacoli e manifestazioni, biblioteche, giardini zoologici ecc.) ad eccezione di cinema e teatri per i quali la Regione ha già pubblicato due avvisi specifici;
- Attività del settore dello sport (attività di corsi sportivi, palestre, piscine ecc.) che non abbiano già usufruito della specifica misura regionale per Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche;
- Attività del commercio, all’ingrosso e al dettaglio, chiuse dai decreti di marzo, oltre ad agenti e rappresentanti di commercio;
- Attività di servizi alla persona (barbieri, parrucchieri, estetisti ecc.)