Lunedì 12 Settembre, Confcommercio Roma ha incontrato i candidati romani alle prossime elezioni nazionali per sottoporre alcune questioni prioritarie per l’economia della città e della regione.
Un lungo meeting al quale hanno partecipato Maurizio Gasparri per Forza Italia, Simonetta Matone per la Lega, Alessandra Maiorino per il Movimento 5 Stelle, Elena Bonetti per Azione- Italia – Viva, Fabio Rampelli per Fratelli d’Italia e Andrea Casu per il Pd. Davanti a loro tutto lo stato maggiore dell’associazione, dal Direttore Romolo Guasco a Sergio Paolantoni per la Fipe, a Massimo Bertoni per Federmoda, a Maurizio Pezzetta per la Fimaa e Fabrizio Russo per il centro storico che ha presentato un lungo elenco di richieste: l’associazione auspica un nuovo assetto istituzionale per Roma Capitale, oltre al ripristino nel bilancio pubblico del «Fondo» per gli investimenti ordinari per la città. Ma anche Expo 2030 sta a cuore ai commercianti che sperano in rapidi interventi da parte di Palazzo Chigi e del Parlamento per arginare i problemi innescati dal caro energia che ha conseguenze catastrofiche per le imprese, il lavoro, la sanità e il patrimonio immobiliare di Roma. Si chiedono una «serie di interventi che consentano di rilanciare le infrastrutture e il territorio romano, la valorizzazione dei negozi di vicinato, i grandi eventi attraverso un lavoro coordinato tra le istituzioni nazionali e locali», fino ad un argomento molto caro a bar e ristoranti come «regole chiare per la gestione delle concessioni su area pubblica» e la «rivitalizzazione del suolo pubblico».
Per Forza Italia «l’urgenza è combattere l’oppressione burocratica e avviare la riforma fiscale», ha detto Gasparri. Le priorità della Lega sono «da diminuzione della pressione fiscale e la flat tax», ha spiegato Matone. La candidata al Senato del MSS, Alessandra Maiorino, insiste sui «poteri speciali per Roma» mentre per Elena Bonetti l’attenzione va «all’incentivo all’occupazione giovanile e femminile e al welfare per gli imprenditori». Fratelli d’Italia ritorna con Fabio Rampelli sui «poteri speciali» e sulle risorse: «La città deve essere trattata dall’Italia come Parigi è trattata dalla Francia». Infine Andrea Casu ricorda: «Poche ore prima che cadesse il governo Draghi stavamo per votare alla Camera una riforma che attribuiva a Roma poteri e autonomia per affrontare i problemi dei cittadini».
POLITICHE 2022 – PROPOSTE DI CONFCOMMERCIO ROMA
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