Aumentano le imprese che chiudono i battenti, diminuiscono gli operatori che aprono una nuova attività, cala vistosamente il valore aggiunto al terziario, vero locomotore dell’economia romana.
È drammatico il quadro che emerge dall’ultima indagine di Confcommercio Roma, realizzata dall’Istituto di Ricerca Format Research.
In città ci sono 5.500 imprese “zombie” di questo settore– 2.600 nel commercio, 900 nel turismo e 2000 nei servizi – che pur risultando in vita, in realtà non sono più operative e sopravvivono solo grazie ai ristori. Troverete questi ed altri dati rilevanti, oltre che un’intervista al Commissario di Confcommercio Roma Pier Andrea Chevallard nell’articolo che Il Messaggero dedica oggi alla nostra indagine.