Si è tenuta oggi in diretta streaming l’ottava edizione della Giornata nazionale di Confcommercio “Legalità, ci piace!”. Come ogni anno, l’obiettivo è promuovere e rafforzare la cultura della legalità come prerequisito fondamentale per la crescita e lo sviluppo. Sono intervenuti all’evento il Presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ed il Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese.
Quest’anno, ovviamente, le analisi e le riflessioni si sono concentrate sul fattore coronavirus, che ha contribuito a far crescere in modo particolare fenomeni come quello dell’usura nei confronti delle imprese. Sul tema sono intervenuti Luigi Ciatti, Presidente dell’Ambulatorio Antiusura Confcommercio Roma ed il Direttore dell’Ufficio Studi Confcommercio, Mariano Bella, che ha presentato un’analisi dettagliata del fenomeno.
Per contrastare il rischio usura, a Roma come nel resto del Paese, secondo il direttore della Confcommercio di Roma, Romolo Guasco, è necessario che il governo e gli enti locali mettano in campo misure di sostegno adeguate. Guasco spiega:
“Il dato di Roma” emerso dall’indagine commissionata da Confcommercio sul rischio usura in Italia “rispetto alle tabelle nazionali, per certi aspetti è meno preoccupante, nella percezione degli imprenditori il rischio è al di sotto di altre città come Bologna, Palermo e Napoli. Sorprende un po’ la percentuale delle imprese che hanno avuto problemi di liquidità, quelle che hanno chiuso in perdita e quelle che prevedono di chiudere: è un dato che supera anche di 10 punti la media nazionale ed è certamente determinato dal duro colpo al turismo che è un settore di traino nella Capitale. Da evidenziare anche il dato sulla percezione di vicinanza delle forze dell’ordine, che è un po’ più basso della media nazionale: conferma che probabilmente nelle grandi metropoli c’è’ una difficoltà delle forze dell’ordine nel sorvegliare i territori”.
AMBULATORIO ANTIUSURA CONFCOMMERCIO ROMA
