Denuncia Fipe sulla differenziata: al 75% dei locali Ama non ha fornito i contenitori. Ma i negozianti lamentano anche la raccolta a singhiozzo degli operatori.
Bar e ristoranti che attendono ancora la consegna dei bidoncini dove buttare i rifiuti. La stragrande maggioranza degli operatori che non può tenere all’interno dei propri locali i contenitori e deve lasciare in strada cartoni, bottiglie se non resti di alimenti. Mentre il calendario della raccolta è a dir poco aleatorio. Sono questi i risultati, a dir poco sorprendenti, di una ricerca che la Fipe-Confcommercio di Roma ha realizzato interpellando gli esercenti del Centro e delle zone limitrofe. Uno scenario – è inutile dire preoccupante – che il presidente Sergio Paolantoni ha consegnato all’amministratore unico di Ama, Stefano Zaghis e che ha spinto la municipalizzata ad aprire un tavolo con le categorie per migliorare il servizio destinato alle 132mi1a Und (utenze non domestiche) e ideare un nuovo sistema di pagamento della Tari più legato all’immondizia prodotta.
Paolantoni ha chiesto a Zaghis «soprattutto di garantire una regolare raccolta dei rifiuti, soprattutto adesso che viene il caldo e la spazzatura non può essere lasciata all’aperto».
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