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Intervista a Romolo Guasco: «Con questo degrado la città rischia di perdere la corsa per l’Expò 2030»

11 Luglio 2022

Il direttore generale della Confcommercio di Roma, Romolo Guasco, non nasconde la drammaticità della situazione della capitale tra incendi, sporcizia, cinghiali vicino ai palazzi, marciapiedi e strade invasi dalle erbacce, e invoca un cambio di passo.

Siamo ad un punto di non ritorno?

«Abbiamo dieci anni di amministrazione mancata, spesso di provvedimenti negativi: per esempio gli sfasciacarrozze dovevano andar via da Centocelle da tanto tempo, e non è l’unica zona che ha questo problema. In contemporanea, ad esempio, c’è stato anche un altro piccolo incendio a Tor di Quinto nell’ex campo nomadi».

Allora cosa dovrebbe fare il Campidoglio?

«Oggi sta lavorando su tempi lunghi, sulle riforme strutturali come il termovalorizzatore. Dovrebbe però avere dei poteri speciali quasi da Protezione civile per pulire la città e metterla in sicurezza».

Di poteri speciali si parla da tempo: come li vede Confcommercio?

«Come una disciplina che permetta al sindaco di fare il “commissario”. Non solo per realizzare il termovalorizzatore, ma per spendere rapidamente le risorse. Noi chiediamo continuamente di intervenire sulla raccolta dei rifiuti per bar e ristoranti che nel centro storico è in grave crisi: bisogna riuscire a togliere la spazzatura dalle strade con il sostegno di altre strutture oltre che di Ama, con un lavoro controllato quotidianamente. Inoltre il sindaco deve poter scegliere chi deve gestire la sicurezza , rivedere il piano dei vigili del fuoco e fare la manutenzione straordinaria dei parchi».

E se tutto questo non avviene?

«Sarà tutto più complicato e rischiamo di fare una figuraccia per il Giubileo e perdere la gara per l’Expò 2030. E, soprattutto di non riuscire a ridare ai cittadini la gioia di vivere in questa città e ai turisti un’immagine nuova e moderna di Roma, nonostante le risorse del Pnrr e gli importanti appuntamenti che ci aspettano. Questa città ha sempre vissuto il problema della manutenzione giornaliera».

Alcuni sostengono che gli stranieri restano delusi proprio dalla pulizia ma anche dai trasporti.

«E evidente che lo straniero che viene a Roma resta sorpreso e schifato da questa situazione di degrado, anche se i privati, i ristoranti, i bar e gli alberghi garantiscono una qualità di offerta che l’arredo pubblico non riesce a garantire. E a proposito di degrado c’è dell’altro».

Cioè?

«Vanno rafforzate le strutture che aiutano sbandati e senzatetto che girano nella città, spesso vicino alla stazione Termini, oppure occupando le entrate dei negozi che hanno chiuso (vedi via Nazionale). Ci vuole una task force per queste persone che creano disagio: l’altro giorno in via del Corso c’era un uomo in evidente stato confusionale e vestito a metà che più di un’elemosina aveva bisogno di uno “Stato” che l’aiutasse».

Ce la faremo ad essere pronti per il Giubileo?

« Cela dobbiamo fare, anche se non sarà come quello del Duemila perché sarà più complicato viaggiare. Ma anche se non ci sarà così tanta gente, noi dovremo accogliere tutti nel modo migliore. E qualcosa di molto positivo c’è stato in questi giorni».

Ovvero?

«Confcommercio per prima aveva chiesto al sindaco di far tornare la moda a piazza di Spagna: abbiamo avuto Valentino che ha dimostrato quanto la città può essere accogliente. E così è avvenuto per il concerto dei Maneskin».

RASSEGNA STAMPA

CORRIERE DELLA SERA 11/07/2022