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FIPE ROMA: “La chiusura anticipata alle 23 è un rimedio peggiore del male”

05 Ottobre 2020

L’ipotesi che circola in queste ore su una possibile chiusura dei pubblici esercizi alle ore 23 non solo sarebbe il colpo di grazia per migliaia di imprese già in grave difficoltà ma avrebbe effetti esattamente contrari a quelli che il provvedimento intenderebbe perseguire, ossia di contrasto agli assembramenti. Questa misura, infatti, avrebbe il solo effetto di mettere in strada le persone fuori da ogni controllo”. È quanto dichiara in una nota il Direttore di Fipe Roma, Luciano Sbraga

“La strada da percorrere – prosegue Sbraga – deve invece essere quella di riportare il consumo esclusivamente all’interno dei locali e, dove possibile, dei dehors nel pieno rispetto delle misure di sicurezza a partire dal distanziamento di un metro, dall’uso di gel igienizzanti e delle mascherine quando ci si sposta, dalla rilevazione del nome di almeno un cliente per tavolo per assicurare la tracciabilità. Su questo punto dobbiamo andare anche oltre promuovendo l’uso di Immuni facendo scaricare l’app direttamente all’interno di bar e ristoranti.”

“Gli abusi si contrastano individuando e sanzionando chi non rispetta le regole – conclude il Direttore – non chiudendo tutte le attività.”