Presentati oggi 22 maggio i risultati della prima indagine sul clima di fiducia delle imprese del Terziario della Capitale a cura dell’Osservatorio di Confcommercio Roma, in collaborazione con Format Research.
“Le imprese del terziario in Italia sono oltre 2.600.000 – ha spiegato il Presidente di Format Pierluigi Ascani – l’8% di queste sono su Roma, oltre 200.000 imprese che danno lavoro ad oltre unmilionecentomila addetti, quasi il 12% del totale degli occupati nel terziario a livello nazionale”.
“Il terziario è la locomotiva trainante dell’economia del territorio di Roma – ha proseguito Ascani – oltre l’80% delle imprese sono del terziario e danno lavoro ad oltre l’80% dei lavoratori del territorio, producendo oltre l’80% del valore aggiunto di Roma”.
La crescita delle imprese del terziario nel territorio di Roma, però, è più bassa rispetto a quella registrata a livello nazionale: per l’anno 2017: +188 a livello Italia, contro il +136 a livello Roma (facendo base 100 l’anno 2009). Allo stesso tempo, le imprese della Capitale fanno registrare un clima di fiducia inferiore rispetto a quello del resto del Paese.
“Nonostante le mille difficoltà con cui devono fare i conti ogni giorno – ha affermato il Commissario di Confcommercio Roma Renato Borghi – le nostre imprese continuano a dimostrare dinamicità anche se ci sono tre fattori che frenano la crescita: l’abusivismo, la pressione fiscale e la burocrazia ai quali si aggiungono le carenze di legalità e infrastrutture.”
“Spero che a Roma si continui nell’azione di contrasto alla percezione di degrado, e quanto alla pressione fiscale in Italia si arriva al 48% contro il 39 per cento delle media europea – ha continuato Borghi – Inoltre, chiediamo alla Regione Lazio l’esenzione fiscale per le start up, che sono linfa nuova per il tessuto economico, e bandi a favore delle piccole imprese”. Borghi ha quindi rivolto un invito all’assessore comunale al Commercio Carlo Cafarotti perche’,
insieme con la Regione si aprano tavoli sull’accesso al credito. Assolutamente d’accordo Cafarotti che, per quanto riguarda l’abusivismo, ha poi ribadito: “c’è pari determinazione, se non di più, al contrasto all’illegalità: niente linee morbide o retrofront su questo punto. Ci sono grosse aspettative sui risultati della polizia locale”.
Per consultare tutta l’indagine clicca qui >>
Rassegna stampa del 23 maggio >>