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Civitavecchia: crisi nera dei negozi

21 Marzo 2021

Il 60% delle attività economiche su strada a Civitavecchia ha dichiarato di aver perso otre il 50% del fatturato nell’ultimo anno. Questo il principale dato emerso da un’indagine svolta da Confcommercio Civitavecchia, tra i propri iscritti.

“Un anno orribile, quindi, quello trascorso, come anche il presente, quello fotografato da Confcommercio Civitavecchia per i pubblici esercizi della città. Ovviamente – spiega il presidente di Confcommercio Civitavecchia, Graziano Luciani – a soffrire sono indistintamente tutti i settori, da quello turistico, alle palestre e attività sportive, ai cinema e teatri, tutti fermi da un anno ormai.
Più in generale, però, sono tutti gli esercizi di vicinato che non hanno più energie e che rischiano di scomparire definitivamente. Cioè, la struttura portante della nostra economia, benchè qualcuno dica il contrario, ed espressione di impegno, costanza e sacrifici di tante persone e famiglie.


CALO FATTURATO NELL’ULTIMO ANNO

PER IL 18% DELLE ATTIVITÀ FINO AL 20%
PER IL 27% DELLE ATTIVITÀ DAL 20% AL 40%
PER IL 27 % DELLE ATTIVITÀ DAL 50% AL 70%
PER IL 28% DELLE ATTIVITÀ OLTRE IL 70%
Circa il 60% delle attività hanno perso oltre il 50% del fatturato

RIDUZIONE DIPENDENTI NELL’ULTIMO ANNO

IL 20% DELLE ATTIVITÀ HA MANTENUTO LO STESSO LIVELLO OCCUPAZIONALE
L’80% DELLE ATTIVITÀ HA RIDOTTO IL PERSONALE OCCUPATO (RICORRENDO ALLA CASSA INTEGRAZIONE)
Le imprese hanno fatto ricorso e stanno ancora ricorrendo alla cassa integrazione

RICORSO A FINANZIAMENTI BANCARI PER SOSTENERE LE SPESE

IL 91% DELLE ATTIVITÀ HA RICHIESTO FINANZIAMENTI BANCARI GARANTITI DALLO STATO
IL 9% DELLE ATTIVITÀ NON HA RICHIESTO FINANZIAMENTI BANCARI GARANTITI DALLO STATO
Hanno ottenuto il finanziamento l’80% delle imprese che ne hanno fatto richiesta

UTILIZZO DI DELIVERY PER COPRIRE PARZIALMENTE LE SPESE

IL 50% DELLE ATTIVITÀ HA UTILIZZATO IL DELIVERY
IL 9% DELLE ATTIVITÀ NON HA UTILIZZATO IL DELIVERY
Soltanto per garantire la continuità del servizio alla clientela
Nessuna delle imprese riesce ad ottenere guadagni attraverso le consegne a domicilio

“Chi ha investito tanto nella propria attività e nella città – prosegue Luciani – non ha alcuna intenzione di cedere, finchè possibile. Ed è anche per questo che, senza sottrarsi alle richieste di aggiornamento e assistenza da parte delle imprese, l’impegno della Confcommercio locale deve per forza e con forza insistere con convinzione nel portare avanti un programma concreto per la fase di ripartenza: uno su tutti, quello dell’accoglienza “commerciale e culturale” nei confronti di equipaggi e croceristi…difficile, complicato, ma strategico per la città!”

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